Nel settore alimentare, la sicurezza dei prodotti è una responsabilità condivisa, ma il controllo e la vigilanza spettano a precise autorità. Ogni operatore del settore alimentare (OSA) deve essere consapevole di chi effettua i controlli, quali sono gli obblighi da rispettare e come comportarsi in caso di ispezione.
Chi fa i controlli nelle aziende alimentari?
Chi fa i controlli nelle aziende alimentari? Tutto quello che devi sapere per affrontare un’ispezione
Nel settore alimentare, la sicurezza dei prodotti è una responsabilità condivisa, ma il controllo e la vigilanza spettano a precise autorità. Ogni operatore del settore alimentare (OSA) deve essere consapevole di chi effettua i controlli, quali sono gli obblighi da rispettare e come comportarsi in caso di ispezione. Questo articolo offre una guida chiara e professionale, particolarmente utile per chi lavora nel settore o per i consulenti HACCP alle prime esperienze.
Chi effettua i controlli nelle aziende alimentari?
In Italia, i controlli ufficiali nelle aziende alimentari sono svolti principalmente da:
- ASL – Servizi Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN): È l’autorità sanitaria locale che ha il compito di vigilare sul rispetto delle norme igienico-sanitarie. Effettua ispezioni programmate o a sorpresa.
- NAS – Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei Carabinieri: Opera per contrastare frodi alimentari e gravi violazioni alle normative.
- ICQRF – Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari: Controlla l’etichettatura e la qualità dei prodotti agroalimentari.
- Autorità doganali, Guardia di Finanza o altri organi: Possono intervenire in specifici ambiti (import/export, frodi fiscali, ecc.).
Le ispezioni possono essere:
- Ordinarie: previste dal piano di controllo ufficiale.
- Straordinarie: a seguito di segnalazioni, non conformità gravi, reclami o sospetti.
Come affrontare un’ispezione: mantenere lucidità e collaborazione
Un’ispezione può creare ansia, ma affrontarla con preparazione e professionalità è fondamentale. Ecco alcuni consigli per mantenere la calma:
- Accogli l’ispettore con rispetto e disponibilità: un atteggiamento collaborativo è sempre apprezzato.
- Richiedi l’identificazione: gli ispettori devono sempre mostrare un tesserino di riconoscimento.
- Rimani presente durante tutta l’ispezione: l’OSA o un responsabile devono accompagnare l’ispettore e fornire assistenza.
- Rispondi con precisione e trasparenza: non improvvisare. Se non conosci la risposta, dichiara che verificherai.
- Prendi nota delle osservazioni: è utile documentare eventuali rilievi per poter agire rapidamente.
- Evita atteggiamenti difensivi o conflittuali: anche se ritieni che l’osservazione non sia corretta, affrontala con spirito costruttivo.
Il ruolo del piano di autocontrollo HACCP
Uno dei pilastri fondamentali per affrontare serenamente un controllo è la gestione efficace del piano di autocontrollo (HACCP). Questo documento, obbligatorio per tutte le attività alimentari, descrive:
- I pericoli biologici, chimici e fisici legati alla produzione alimentare.
- Le misure di prevenzione e controllo.
- Le procedure di monitoraggio, verifica e registrazione.
Durante un’ispezione, l’ispettore chiederà di visionare il piano, le schede di monitoraggio, eventuali non conformità gestite, la formazione del personale, e la tracciabilità dei prodotti. È quindi fondamentale:
- Conoscere bene il piano di autocontrollo: l’OSA deve essere in grado di spiegare ogni parte del documento.
- Aggiornarlo periodicamente: in caso di modifiche alla produzione o all’organizzazione o aggiornamenti normativi.
- Verificare che sia realmente applicato: un piano formale non applicato equivale a una grave mancanza ed è sanzionabile (mancata applicazione del piano).
Quando e come fare ricorso in caso di contestazioni
Se a seguito di un’ispezione viene redatto un verbale con rilievi o sanzioni, è possibile:
- Presentare osservazioni scritte entro i termini indicati nel verbale (di solito 10 giorni).
- Chiedere accesso agli atti per comprendere meglio la motivazione delle contestazioni.
- Presentare ricorso al TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento sanzionatorio, qualora si ritenga che l’ispezione abbia evidenziato violazioni inesistenti o mal interpretate.
In questi casi, è consigliabile rivolgersi a:
- Un consulente specializzato in diritto alimentare
- Un legale con esperienza in materia di sicurezza alimentare
- La propria associazione di categoria, se disponibile, per assistenza e mediazione
Conclusioni: la preparazione è la tua migliore difesa
Comprendere chi effettua i controlli nelle aziende alimentari e come avviene un’ispezione è un passaggio fondamentale per ogni OSA o consulente. Ma la vera forza risiede nella preparazione continua, nella corretta gestione del piano di autocontrollo e nella capacità di mantenere un atteggiamento collaborativo.
Le ispezioni non sono nemici da temere, ma occasioni per migliorare il proprio sistema di sicurezza alimentare. Conoscere la normativa, aggiornare la documentazione e formare il personale sono investimenti che rafforzano la credibilità dell’azienda e ne tutelano l’attività nel lungo periodo.
Hai bisogno di supporto per affrontare un’ispezione o aggiornare il tuo piano HACCP?
Contattami per una consulenza personalizzata: posso aiutarti a prepararti in modo professionale e sicuro per affrontare ogni verifica con serenità.

Classe 1980, tecnologa alimentare, consulente e formatrice per operatori del settore. Nel 2005 ha conseguito la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Milano. È autrice di articoli, manuali tecnici e realizza corsi di formazione per operatori del settore alimentare.