Il consulente HACCP

Da un punto di vista normativo ad oggi non esiste una regolamentazione di tale professione. Non esiste un corso abilitante, un albo o un percorso riconosciuto dal Ministero per acquisire il “titolo”. Scopriamo insieme cosa può fare il consulente HACCP per un OSA.

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Il consulente HACCP

Il consulente HACCP è una figura professionale pluridisciplinare. Infatti deve possedere conoscenze e competenze in diversi ambiti.

Anche solo la conoscenza del metodo HACCP implica il possesso di conoscenze di:

  • microbiologia di base e degli alimenti
  • tecnologie alimentari
  • igiene e sanificazione degli ambienti e delle attrezzature
  • legislazione specifica di settore

I requisiti per diventare consulente

Da un punto di vista normativo ad oggi non esiste una regolamentazione di tale professione.

Non esiste un corso abilitante, un albo o un percorso riconosciuto dal Ministero per acquisire il “titolo”.

In effetti è un titolo un po’ “inventato”, utile più che altro per spiegare a un OSA che si possiede il bagaglio di conoscenze necessarie ad assisterlo nello svolgimento della propria attività nella tutela della salubrità dei prodotti alimentari.

Sul mercato esistono da anni diversi corsi per “diventare consulente”.

Può essere una buona idea quella di frequentarne uno, ma non è obbligatorio, né costituisce una garanzia per trovare lavoro meglio e prima di chi non lo frequenta.

D’altra parte un corso di formazione ben strutturato può rappresentare un buon inizio verso l’esercizio della professione del consulente HACCP.

Ricorda: per fare il consulente HACCP non è richiesto uno specifico titolo di studio (laurea o diploma), né la frequenza di un corso abilitante.

Precisato questo, è innegabile che una formazione in discipline scientifiche consente di orientarsi e di comprendere le problematiche di un processo alimentare.

Senza aver ben chiaro cosa sia un batterio, un virus o un lievito come può il consulente condurre un’analisi dei pericoli biologici?

O ancora, se non conosce le condizioni in cui deve avvenire una pastorizzazione affinché il prodotto alimentare sia considerato sicuro, come può offrire assistenza tecnica a un imprenditore che produce e commercializza paste fresche ripiene?

Il consulente HACCP – cosa può fare

Il consulente HACCP solitamente si occupa sia di consulenza che di formazione.

Il lavoro di consulenza può comprendere l’attività di audit interno per conoscere l’attività e per raccogliere tutti i dati che occorrono per procedere alla stesura del piano di autocontrollo.

Non solo, in collaborazione con laboratori accreditati può occuparsi di attività di campionamento di campioni di acque, alimenti o superfici nell’ambito dell’autocontrollo igienico-sanitario.

Può svolgere attività di consulenza nello sviluppo di nuovi prodotti (nuove ricette), nella definizione della shelf-life di prodotto alimentare, nella predisposizione delle etichette, nella redazione della dichiarazione di conformità dei MOCA, ecc.

Il consulente HACCP svolge anche attività di formazione agli addetti.

Su questo punto è bene precisare che la formazione alimentaristi in Italia è ancora oggi disciplinata da norme regionali e, in alcuni casi specifici, vengono fissati i requisiti per i docenti di questi corsi.

In una pubblicazione disponibile su Amazon sono descritti regione per regione i requisiti richiesti.

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