Dual Column Label: quando è obbligatoria e come si compila

La Dual Column Label è un formato di etichettatura nutrizionale previsto dalla Food and Drug Administration (FDA), che mostra i valori nutrizionali per una singola porzione e l’intera confezione. È uno strumento pensato per aumentare la trasparenza nei confronti del consumatore e favorire scelte alimentari consapevoli.

Cos’è la Dual Column Label

La Dual Column Label è un formato di etichettatura nutrizionale previsto dalla Food and Drug Administration (FDA), che mostra i valori nutrizionali per una singola porzione e l’intera confezione. È uno strumento pensato per aumentare la trasparenza nei confronti del consumatore e favorire scelte alimentari consapevoli.

Quando è obbligatoria la Dual Column Label?

Secondo le linee guida ufficiali della FDA (21 CFR 101.9), la Dual Column Label è obbligatoria nei seguenti casi:

  1. Confezioni che contengono da 2 a meno di 3 porzioni (es. un sacchetto di snack da 2,5 porzioni):
    La FDA richiede la dichiarazione sia per porzione sia per confezione intera.
  2. Prodotti che richiedono la dichiarazione di diverse modalità di consumo:
    Es. cereali da consumare con e senza latte, preparazioni da cucinare.
  3. Prodotti con porzione piccola, ma confezione consumabile interamente in una volta:
    Se la quantità di alimento supera il 150% della RACC ma è verosimilmente consumata tutta in una volta, è richiesto il dual format (es. bevande da 20 oz = 591 ml).

Esempio tipico:
Un pacchetto da 85 g di biscotti con serving size di 30 g → contiene circa 2,8 porzioni → etichettatura dual obbligatoria.

Casi in cui è facoltativa

La Dual Column Label può essere utilizzata facoltativamente anche nei seguenti casi:

  • Confezioni familiari o “multi-serve” (es. lattine da 1 L, sacchetti da 500 g).
  • Prodotti da preparare con ingredienti aggiuntivi (es. pasta con condimento, cake mix).
  • Richiesta marketing: per mostrare trasparenza e competitività sul piano nutrizionale.

Come si struttura una Dual Column Label

La FDA prevede due colonne affiancate, con intestazioni chiare:

NutrientePer porzionePer confezione
Calorie130 kcal390 kcal
Grassi totali5 g15 g

Elementi chiave obbligatori in entrambe le colonne:

  • Serving size (es. 1 bar (40 g); Servings per container: 2.5).
  • Calorie e % Daily Value.
  • Macronutrienti obbligatori: grassi, carboidrati, zuccheri, proteine.
  • Micronutrienti richiesti: vitamina D, calcio, ferro, potassio.

Come si compila correttamente: step-by-step

1. Definire il serving size corretto

Basato sui RACC (Reference Amount Customarily Consumed) stabiliti dal FDA.

2. Calcolare i valori nutrizionali per porzione e per confezione

  • Si moltiplicano i dati analitici per il numero di porzioni. Attenzione ad utilizzare valori non arrotondati.
  • Sul risultato finale è possibile arrotondare. Attenzione alle rounding rules: i valori devono rispettare le linee guida FDA su arrotondamenti (consulta le tabelle specifiche).

3. Applicare le % Daily Value (DV)

– Entrambe le colonne devono mostrare %DV aggiornate (ultima revisione: maggio 2016, in vigore dal 2020).

4. Formattazione grafica

– Utilizzare layout approvato FDA con intestazioni chiare (“Per Serving”, “Per Container”).
– Caratteri leggibili: “Calories” in bold con minimo 16 pt, testo generale minimo 6 pt.

5. Footnote

– La nota “Percent Daily Values are based on a 2,000 calorie diet” deve comparire come in tutte le Nutrition Facts Label standard.

Dual Column Label e compliance FDA: errori comuni da evitare

  • Omettere la colonna “per confezione” in prodotti da 2-3 porzioni.
  • Calcoli errati nei DV: il %DV non è una semplice proporzione, deve rispettare i valori guida FDA.
  • Servings per container approssimativi: serve un valore reale, non stimato arbitrariamente.
  • Layout non conforme: è fondamentale usare i modelli FDA aggiornati.

Consigli pratici per le aziende italiane

  1. Analisi nutrizionale professionale: evitare auto-calcoli, utilizzare laboratori certificati o software FDA-compliant.
  2. Verifica porzioni reali e RACC corrispondenti per ogni mercato (es. biscotti, snack, sughi, etc.).
  3. Etichettatura test: realizzare mockup e sottoporli a revisione legale prima dell’export.
  4. Aggiornamenti normativi: monitorare il sito FDA per future modifiche sul Front-of-Pack (FOP) e nuovi standard “healthy”.

Strumenti utili

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