La semplificazione HACCP in Piemonte

La semplificazione HACCP in Piemonte: le linee guida della Regione a supporto dell’OSA per semplificare l’applicazione dell’
HACCP. Semplificare non significa banalizzare, ma significa applicare i concetti con flessibilità.

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La semplificazione HACCP in Piemonte

La semplificazione HACCP in Piemonte è descritta e prevista nella D.D. 15 ottobre 2012, n°692.

Nella premessa delle linee di indirizzo della Regione Piemonte per il controllo ufficiale nella microimpresa (D.D. 15 ottobre 2012, n. 692) è sottolineato un aspetto molto importante:

una gestione semplificata del rischio nelle piccole imprese alimentari, con riduzione degli oneri burocratici spesso non giustificati da un reale bisogno di tutela del rischio,

viene ritenuta indispensabile non solo per ridurre i costi e migliorare la competitività  delle imprese ma anche per migliorare l’efficacia dell’autocontrollo orientandolo ad azioni di provata efficacia.

Proprio per il grande impatto che la semplificazione mostra di avere sull’operatività aziendale, in altri articoli abbiamo già  trattato questo tema.

Nel blog potete trovare articoli dedicati a diverse regioni italiane:

Semplificare non significa banalizzare

In queste linee di indirizzo piemontesi il concetto è espresso molto bene: appesantire la gestione dell’impresa con registrazioni su registrazioni è un inutile onere per l’OSA.

La registrazione in sè non rappresenta una garanzia per la sicurezza alimentare.

Infatti, ai fini della sicurezza alimentare l’obiettivo è quello di mantenere la temperatura corretta, aspetto decisamente più importante che registrarla.

Le procedure di base rilevanti sono descritte nelle linee guida piemontesi.

Una scheda di registrazione è l’unico modulo previsto: il registro delle non conformità.

All’interno di questo modulo l’OSA riporta le situazioni di anomalia che si verificano, il relativo trattamento e la chiusura della non conformità  stessa.

Cosa si intende per “anomalia”? Vediamo insieme qualche esempio:

Immaginiamo di considerare una realtà di ristorazione.

Il rinvenimento di un pozzetto gelo malfunzionante, con la merce contenuta all’interno totalmente scongelata è un esempio di anomalia.

Quindi cosa fa l’OSA?

Intraprende un’azione correttiva che possiamo sintetizzare così:

  • svuota il pozzetto in questione
  • se la merce è scongelata da meno di 24 ore, i prodotti possono andare in preparazione, altrimenti l’OSA elimina il tutto

Infine, l’OSA contatta la manutenzione e chiude la non conformità quando l’attrezzatura è stata riparata e ripristinata.

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