Monitoraggio infestanti HACCP: cosa serve sapere

Il monitoraggio a livello di ambienti, attrezzature e trappole appositamente posizionate, è una strategia utile alla lotta agli animali infestanti nelle aziende alimentari.

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Monitoraggio infestanti HACCP

La lotta contro gli infestanti serve per prevenire e gestire la presenza di animali infestanti responsabili di problematiche di natura igienico-sanitaria nell’azienda alimentare.

La strategia di lotta viene descritta dall’OSA nel piano di autocontrollo. Si tratta, infatti, di un prerequisito all’applicazione del metodo HACCP alla specifica realtà aziendale.

L’approccio preventivo è il cuore del sistema HACCP, pertanto il monitoraggio dell’eventuale presenza di tracce di infestanti è essenziale per intervenire tempestivamente in caso di anomalie e salvaguardare il più possibile l’ambiente di produzione alimentare.

L’operatore del settore alimentare può condurre in autonomia l’attività di monitoraggio e, se necessario, incaricare una ditta specializzata per risolvere un problema di infestazione.

I principali infestanti del settore alimentare possono essere insetti striscianti, insetti volanti, uccelli e roditori.

La verifica visiva quotidiana degli ambienti e delle attrezzature è fondamentale per individuare nel più breve tempo possibile un’eventuale infestazione. Il controllo visivo avviene a livello di ambienti e attrezzature, ma anche a livello delle trappole posizionate in azienda.

Effettivamente il posizionamento di trappole è uno strumento utile all’OSA per riscontrare la presenza di infestanti. Molto frequentemente le Autorità Competenti chiedono che nella planimetria del locale vengano rappresentate le trappole posizionate, differenziandole per tipologia.

Monitoraggio infestanti e l’uso di trappole

Per il monitoraggio infestanti sono disponibili in commercio trappole di varia natura:

  • trappole a piastra collante per insetti striscianti
  • trappole a feromoni per insetti volanti
  • trappole per roditori

È importante chiarire che posizionare le trappole non serve a fare la lotta agli infestanti, ma è una strategia utile a condurre il monitoraggio.

L’OSA stabilisce un limite critico, decide cioè quando l’esito del monitoraggio è positivo e quando invece ha esito insoddisfacente. Non esistono “limiti critici assoluti” perché tali limiti sono strettamente legati alla tipologia e alle dimensioni dell’azienda.

Facciamo un esempio per spiegare meglio cosa si intende per limite critico in questo contesto.

Consideriamo il caso di un’azienda in cui viene effettuato un monitoraggio visivo quotidiano a livello di ambienti e attrezzature e settimanale a livello delle trappole posizionate.

In caso di rinvenimento di 1 insetto strisciante nella trappola e/o di cattura di 1 roditore, l’OSA apre una non conformità. Aumenta la frequenza di monitoraggio delle
trappole. Da 1 volta alla settimana si passa a un controllo visivo quotidiano per 7 giorni.

Se non vengono più rinvenuti infestanti la non conformità viene chiusa e l’OSA riprende i monitoraggi quotidiani a livello degli ambienti e settimanali a livello delle trappole.

Se invece viene ancora riscontrata la presenza di infestanti, l’OSA provvede a contattare un’azienda specializzata per un intervento di disinfestazione e/o derattizzazione straordinario.

L’OSA può decidere di affidare anche il monitoraggio periodico all’azienda, oppure come abbiamo detto può scegliere di affidare all’esterno solo l’eventuale intervento straordinario.

In entrambi i casi, l’azienda rilascia la documentazione relativa all’intervento che deve essere archiviata nell’apposita sezione del piano di autocontrollo (di solito tra gli allegati).

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