Taenia solium e saginata: il verme solitario

Solium e saginata sono parassiti tra i più noti del genere Taenia. Vengono indicati anche con l’espressione “verme solitario” e sono associati al consumo di carni bovine o suine crude o poco cotte che contengono uova o cisti larvali.

Immagine da Canva.com – Foto di jxfzsy “Eggs of Taenia solium W.M. under light microscopy”

Taenia solium e saginata: il verme solitario

Chi non mai sentito parlare della tenia, il verme solitario? Le specie solium e saginata sono due dei parassiti più noti del genere Taenia. È effettivamente difficile non averle mai sentite nominare, in particolare se pensiamo ai bambini piccoli e alla loro scarsa consapevolezza del livello di igiene delle mani nel momento del gioco. Giocando nella terra o in ambienti in cui potrebbero essere presenti feci di animali portatori dei parassiti, infatti, i piccoli rischiano di venire a contatto con Taenia portando le mani alla bocca.

Il contagio avviene solitamente ingerendo le larve che una volta giunte a livello intestinale si sviluppano, sfruttando le risorse nutritive dell’ospite e quindi di fatto sottraendole all’organismo.

Le mani sporche contribuiscono alla cosiddetta autoinfestazione, e in particolare all’esoinfestazione, quando le uova dei parassiti giungono nell’organismo portando le mani sporche alla bocca. L’endoinfestazione, invece, si verifica quando le uova al posto di essere espulse con le feci, risalgono dall’intestino fino allo stomaco per antiperistalsi.

Come avviene la trasmissione con gli alimenti

Questi parassiti sono platelminti, praticamente ubiquitari. L’incidenza di queste parassitosi è maggiore nei paesi in via di sviluppo e dipende soprattutto dalle abitudini alimentari.

L’uomo si infetta mangiando carne suina o carne bovina cruda o poco cotta che contiene uova o cisti larvali. La contaminazione delle carni avviene attraverso il contatto con feci che contengono uova o cisti.

La sintomatologia è rappresentata da dolori addominali, vomito e diarrea. Il periodo di incubazione va da tre a sei mesi. Le uova una volta giunte a livello intestinale, si schiudono, si attaccano alla mucosa, vengono assorbite e raggiungono gli organi bersaglio.

La prevenzione consiste nel consumare solo carni cotte o se si vuole consumare prodotti crudi o poco cotti utilizzare un congelato all’origine.

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